SULMONA – L’emergenza pandemica è ormai un incubo archiviato. Per fortuna. Per questo la Asl ha deciso di chiudere il drive in del Palasport di via XXV Aprile che nei periodi più duri del Covid è stato l’osservato speciale. Domani 31 marzo si svolgerà l’ultima seduta di tamponi molecolari tracciati dalla Asl. Ad un anno esatto dalla cessazione formale dello stato di emergenza, si chiude un ciclo epocale. I numeri, nell’ultimo periodo, si sono ridotti al lumicino. Erano altri tempi quando l’intera arteria stradale veniva intasata dalle auto in coda con problemi per il traffico veicolare. Il drive in aveva aperto nel novembre 2020 in località Incoronata, dopo una prima fase svolta in ospedale, grazie al supporto prezioso dei Carabinieri che effettuarono 20 mila tamponi. Poi il 7 luglio 2021 la Asl si spostò in via XXV Aprile dove è rimasta fino alla fine dell’emergenza e anche nel post emergenza fino a quando il virus è diventato endemico. Negli ultimi tempi si sono ridotti al minimo perfino i test antigenici tant’è che il Covid non occupa più nemmeno le pagine della cronaca. I molecolari sono stati quindi svolti maggiormente per quanti necessitano di ricovero ospedaliero. Al riguardo il nosocomio dell’Annunziata si è attrezzato con il macchinario a fluorescenza che ha snellito ulteriormente la pressione agli operatori della prevenzione che domani saluteranno quella postazione da consegnare agli annali. “In caso di necessità non ci tireremo indietro ma è chiaro che la postazione va chiusa come si sta facendo in tutta la provincia dell’Aquila”- spiegano gli addetti ai lavori. In tanti ci sono passati al drive in più di una volta, incrociando le dita e facendo i dovuti scongiuri, soprattutto quando le restrizioni erano stringenti. Ora, finalmente, il Covid presenta sintomatologie pressocchè gestibili e normali. In 30 sono rimasti attualmente positivi sul territorio peligno-sangrino di cui 4 in ospedale. Ieri si è registrato lo storico risultato ad occhiali. Zero nuovi casi e zero reinfezioni. Non accadeva da ottobre 2021. Il Covid ci ha cambiati e
