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“Rientrare in classifica spesso vuol dire essere fra i migliori 1000 atenei al mondo. A titolo di esempio, l’Università de L’Aquila ha visto sensibilmente aumentare in tre anni la propria presenza nei ranking internazionali”. Con queste parole, il report pubblicato dal Gruppo di Lavoro della CRUI ha isolato i risultati dei migliori atenei italiani e, in particolare, quello dell’Università dell’Aquila.

“Il risultato – afferma il Rettore prof. Edoardo Alesse – premia il lavoro di tutte le componenti dell’Università degli Studi dell’Aquila che con questi ottimi piazzamenti dimostra una grande riconoscibilità a livello internazionale ma soprattutto la capacità di migliorarsi costantemente nel tempo, come attesta il fatto che dal 2017 al 2020 il nostro Ateneo è riuscito ad occupare posizioni sempre più alte nelle classifiche tanto da entrare nel novero dei migliori 1000 Atenei al mondo. Un risultato niente affatto scontato se si considera che le classifiche riguardano svariati aspetti dell’attività accademica, dalla ricerca alla didattica ma anche alle politiche sulla sostenibilità, a riprova del marcato dinamismo che caratterizza la nostra Istituzione universitaria”.

Il Gruppo di Lavoro, al quale hanno partecipato 68 Università italiane, ha tra i suoi obiettivi il miglioramento della posizione complessivo del sistema universitario italiano nelle classifiche internazionali. Il lavoro del Gruppo di Lavoro è stato ampiamente ripagato se si considera che sono ben 96 le Università italiane che si piazzano nelle 6 classifiche considerate, di cui 11 rientrano nelle prime 200 posizioni.

Molti atenei che entrano in classifica lo fanno ovviamente dalle posizioni più basse, ma si tratta comunque di un risultato significativo.

E questo è il caso del nostro Ateneo citato nel Report della CRUI come esempio di Università che nel triennio 2017-2020 è riuscito ad aumentare sensibilmente la propria posizione in tutte le classifiche internazionali come mostrano i grafici di seguito:

grafico2

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