banner
banner

SULMONA – “Non abbiamo avuto alcun contatto con la persona offesa”. Lo mettono nero su bianco, tramite il proprio legale, Alessandra Baldassarre, i due agenti della Guardia di Finanza finiti sotto la lente della magistratura per l’usura in concorso e il favoreggiamento. I due, M.T. e T.T., sono stati rinviati a giudizio ieri dal Gup del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, assieme al deus ex machina dell’inchiesta, M.D.G. e ad un altro operaio, E.Z., tutti accusati a vario titolo di aver praticato, nei confronti di tre commercianti e imprenditori di Sulmona, tassi usurai che hanno toccato la soglia del 285 per cento. Per un finanziere l’accusa è di favoreggiamento, di aver cioè agevolato il co-imputato operaio ad eludere le indagini. In attesa del processo, che comincerà il prossimo 15 marzo, i due agenti respingono le accuse. “Sono assolutamente estranei ai fatti”- interviene l’avvocato Baldassarre- “in quanto non hanno avuto contatti con la presunta persona offesa. Mai hanno elargito somme nè le hanno incassate. Gli stessi fino ad oggi hanno raccolto prove documentali che dimostreranno la loro assoluta estraneità ai fatti contestati. Sicuramente nel corso del giudizio gli imputati avranno modo di mettere in luce la loro innocenza al fine di dimostrare il modus operandi di coloro che si reputano persone offese”. Nessun contatto ripetono gli agenti. La notizia relativa all’inchiesta, diffusa da questa testata (https://www.ondatv.tv/cronaca/tassi-usurai-al-285-per-cento-tre-rinvii-a-giudizio-anche-due-finanzieri-coinvolti-nellinchiesta/) ha fatto emergere un diverso profilo dell’usura legata agli insospettabili, come accadde nel 2019 per altro procedimento curato dalla Polizia, ma anche ad uomini in divisa che hanno il compito di reprimere tali fenomeni. Tuttavia tutte le accuse devono trovare riscontro e solidità nel corso del processo. Gli imputati, almeno i due finanzieri, sono pronti a dare battaglia davanti al giudice per far cadere l’impianto probatorio.

Lascia un commento