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SULMONA. Le annullano per ben due volte la visita senologica dopo aver atteso un anno e mezzo. L’incredibile vicenda è capitata ad un’anziana di circa 80 anni, residente sul territorio comunale di Sulmona, che ha bussato alle porte del tribunale per i diritti del malato per denunciare l’episidio. La donna si era messa in “fila” per una visita senologica. Il centro unico per le prenotazioni le aveva fissato l’esame nel presidio di Barisciano. Prima data utile dopo 18 mesi. L’anziana non demorde e decide di aspettare, dal momento che la prestazione non aveva carattere di urgenza anche se si tratta di una paziente oncologica che deve seguire una trafila sanitaria ben precisa. Pochi giorni prima dell’appuntamento viene contattata dall’azienda che le comunica l’annullamento dell’esame. Passa ancora del tempo e riceve una seconda telefonata. “Signora l’esame è annullato”- le dicono dal sistema. Alla richiesta di spiegazioni, gli operatori non hanno saputo giustificare, in quel momento, il rinvio della visita. “Mi hanno chiuso il telefono”- si sfoga l’anziana col Tdm. Dopo un’ora e mezza di telefonate, è stato svelato l’arcano: mancava il medico. “Questo sistema di gestione deve cambiare”- insorge Catia Puglielli, coordinatrice del Tdm- “al danno della lunga attesa, si è aggiunta la beffa del trattamento. E’ un problema che affrontiamo ormai da anni”

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