Con il primo assaggio di autunno è scattata l’operazione-termosifoni nelle case degli abruzzesi. Per l’accensione quest’anno gli orari e i giorni sono divisi in sei zone climatiche, dalla zona A (la più calda) alla F (la più fredda). La prima grande città abruzzese a poter accendere i termosifoni è L’Aquila, che fa parte della zona E. Il via per il capoluogo regionale è scattato il 15 ottobre e terminerà il 15 aprile 2024. I termosifoni potranno essere tenuti accesi fino a un massimo di 14 ore al giorno nei comuni della zona E.
I sindaci, con ordinanza, possono disporre diversamente – con ordinanza motivata – sia nell’anticipare sia nel posticipare l’accensione, specialmente alla luce delle temperature sopra la media di questo periodo. In base ai criteri generali, l’accensione giornaliera del riscaldamento può essere frazionata in due o più sezioni orarie, ma comunque dev’essere compresa tra le 5 del mattino e le 23. Inoltre, l’orario giornaliero di accensione viene stabilito (a maggioranza) dall’assemblea dei condòmini, fatto
salva la possibilità (nelle fasce orarie stabilite), di modulare il calore nelle varie stanze dell’immobile, grazie all’impiego delle valvole termostatiche (obbligatorie dal
2017).
Oltre all’Aquila, tra i centri sopra i 18mila abitanti in zona E (area subappenninica, entroterra del Pescarese e del Chietino) si trova Avezzano. Chieti, Pescara e Teramo, invece, fanno parte della zona D, che prevede la riaccensione (massimo 12 ore al giorno) dal primo novembre e lo spegnimento il 15 aprile 2024. Restando ai centri più
grandi, in zona D si trovano anche Montesilvano, Vasto, Lanciano, Francavilla, Sulmona e Spoltore, oltre a Popoli, Città Sant’Angelo, San Giovanni Teatino, Tortoreto.
In zona C, invece, nell’area costiera, ci sono Roseto, Giulianova, Ortona e San Salvo. In queste città e negli altri centri ricompresi in questa fascia le accensioni vanno
dal 15 novembre al 31 marzo 2024, per 10 ore al giorno. Stessa zona anche per Martinsicuro, Alba Adriatica, Silvi Marina, San Vito Chietino.
Non esiste alcuna limitazione, invece, per l’accensione degli impianti nella zona F, la stessa dell’arco alpino (Cuneo e Belluno) che ricomprende alcune tra le aree più
fredde dell’Abruzzo. Si tratta dei comuni montani dove i termosifoni si possono accendere sempre, senza restrizioni né di orario né di date: Aielli, Barrea, Bisegna, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Cappadocia, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Civitella Alfedena, Opi, Ortona dei Marsi, Ovindoli, Pescasseroli, Pescocostanzo,
Rivisondoli, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, Roccaraso, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Scontrone, Villavallelonga, Villetta Barrea (provincia dell’Aquila); Gamberale e Pizzoferrato (provincia di Chieti); Cortino, Pietracamela, Rocca Santa Maria (provincia di Teramo).