SULMONA – Una marcia da piazza XX Settembre a Palazzo San Francesco che si è chiusa con cinque minuti di silenzio. Così il comitato scuole sicure torna in Comune per chiedere spiegazioni sulla “fase due†del post sisma. Ne erano un centinaio stamane fra genitori e bambini con striscioni, cartelli e palloncini bianchi. Un serpentone di gente che non è passato inosservato e ha attraversato in silenzio una parte di Corso Ovidio. Per la prossima settimana, con molta probabilità mercoledì o giovedì, la Giunta Comunale metterà nero su bianco la questione dei Musp, chiesti per l’Istituto Masciangioli. E’ quanto è venuto fuori dall’incontro che una delegazione dei genitori, al margine del corteo, ha avuto con l’assessore comunale all’istruzione Paolo Santarelli e il consigliere comunale Andrea Ramunno. Per quanto riguarda l’avvio dei lavori negli edifici scolastici con un coefficiente di vulnerabilità sismica inferiore alla norma, Santarelli e Ramunno hanno spiegato che si è dovuto attendere il certificato antimafia da parte della Prefettura. “Per noi è fondamentale che non si interrompa il canale di comunicazione istituzionale con le famiglie che in questo momento altro non vogliono che essere informate sulla sicurezza e sul futuro dei figliâ€. E’ quanto ha precisato Franco Tavoletti, in rappresentanza del comitato scuole sicure. “Siamo arrivati fin qui in silenzio perchè abbiamo percepito proprio un clima di silenzio negli ultimi giorni dagli amministratori”- ha aggiunto Barbara Zarrillo. A sostegno del corteo dei genitori anche il consigliere comunale di Forza Italia Elisabetta Bianchi e il coordinatore di Sovranità Valle Peligna Alberto Di Giandomenico.
Andrea D’Aurelio