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Avevano vinto, a suo dire, la somma di 40 mila euro al superenalotto ma, a distanza di un anno, non ha ancora avuto la sua parte. Per questo si è recato nell’attività commerciale del suo amico e “socio”, colpendo con un martello di grandi dimensioni sei autovetture esposte nel salone. Sulla vicenda, avvenuta nei giorni scorsi a Castel di Sangro, sono in corso le indagini dei carabinieri, coordinati dal capitano, Giuseppe Testa. L’inchiesta, che ha portato la procura della repubblica di Sulmona ad aprire un fascicolo per danneggiamento aggravato e tentata estorsione, è scaturita dalla denuncia di un imprenditore di 60 anni, D.F, proprietario di una rivendita di autovetture. L’uomo, dopo la lite con un altro 60enne, E.G., che ora è finito sul registro degli indagati come atto dovuto, si è recato nella caserma dei carabinieri per presentare denuncia e raccontare quanto accaduto. “Mi sono visto piombare nella mia attività questa persona che, utilizzando un martello, si è accanito contro le auto esposte per la vendita”- ha riferito ai militari l’imprenditore preso di mira, ancora scosso per quanto accaduto. La conta dei danni è ingente. Il 60enne ha colpito infatti finestrini e parabrezza di sei autovetture ed è stato fermato dai clienti dell’attività. La scena è stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza installate nell’attività, al vaglio ora degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire tutte le fasi dell’episodio. Dopo aver sfogato tutta la sua rabbia sui veicoli, il 60enne si è allontanato dal luogo. “Non c’è stata nessuna vincita al superenalotto. Si è trattato solo di un grave atto violento che, come tale, deve essere perseguito per legge”- si è sfogato il titolare del salone con i carabinieri. I militari hanno intanto perquisito l’abitazione del 60enne per approfondire la questione della vincita, se la stessa è avvenuta e se il denaro è stato riscosso dal titolare del salone o da terze persone

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