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E’ stato assolto perché il fatto non costituisce reato, S.T., 40 anni di Pratola Peligna, agente di commercio e titolare di una ditta, che era finito davanti al giudice monocratico del tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, con l’accusa di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. L’inchiesta cominciò dopo il sequestro da parte della guardia della finanza, nel marzo 2021, di trentamila mascherine anti-Covid che, tutte importate dalla Cina, erano certificate in via provvisoria dall’Inail, con classe di protezione Ffp1, ma la ditta, secondo l’accusa, le avrebbe messe in commercio come Ffp2. I finanzieri avevano così proceduto al sequestro delle mascherine denunciando alla Procura della Repubblica il 40enne. Ma il suo legale, Luca Tirabassi, ha contestato le accuse spiegando che i dispositivi erano stati testati e validati come FfP2, dopo alcune settimane in via definitiva, da ben due enti certificatori specializzati, non essendo mai stato perseguiti intenti fraudolenti. Da qui l’assoluzione

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