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SULMONA – La scuola elementare Luciana Masciangioli resta in lista d’attesa. Ancora per una settimana. E’ quanto emerso dal nuovo sopralluogo che si è svolto nel primo pomeriggio nell’edificio di viale Mazzini fra Ditta e Comune. L’annuncio dell’inizio degli interventi di adeguamento sismico per la giornata di oggi era arrivato la scorsa settimana dall’assessore comunale Mauro Tirimacco ma, in assenza di una documentazione completa, è stato convenuto di avviare il cantiere non prima di mercoledì prossimo 3 aprile. Nei fatti è praticamente tutto pronto ma serve l’ultimo parere della Soprintendenza prima di inaugurare il tanto atteso cantiere che riporterà, presumibilmente per Natale 2019, i 210 piccoli alunni della Masciangioli nella sede storica di viale Mazzini. “Abbiamo avuto l’incontro con l’impresa che sta effettuando tutti i rilievi del caso. Ufficialmente i lavori partiranno mercoledì prossimo perché manca ancora un documento della Soprintendenza che è stato predisposto venerdì scorso e quindi in questi giorni sarà rilasciato”- spiega l’assessore che si è recato sul posto assieme al funzionario Fabrizio Petrilli e alla ditta che si è aggiudicata l’appalto ( Edilia & Co di Pescara). “L’impresa ha confermato le tempistiche per la consegna dei lavori e quindi è solo questioni di giorni”- aggiunge. Quella dell’Istituto Masciangioli è una complessa vicenda arenatasi a seguito di articolati contenziosi davanti al Tar e al Consiglio di Stato, che hanno allungato i tempi per l’inizio degli interventi di ristrutturazione sismica. Le vertenze sono state superate positivamente per il Comune con l’autorizzazione sismica ottenuta lo scorso 14 febbraio dal Genio Civile grazie all’ex vice sindaco, Nicola Angelucci. L’importo dei lavori è pari a 3 milioni 814 mila euro, finalizzati a riconsegnare alla città una scuola sicura (coefficiente sismico di miglioramento 0.88), un istituto storico al quale la cittadinanza è molto legata e sul quale vi sono le attenzioni della Soprintendenza. Per l’apertura del cantiere però arriva un altro rinvio, si spera di una sola settimana. Famiglie e studenti restano con il fiato sospeso e mantengono altissima l’attenzione perché ora sono stanchi di annunci e parole. Si attendono i fatti.

Andrea D’Aurelio

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