SCANNO – “Le drammatiche vicende di Scanno siano un monito per tutti, noi pronti a promuovere lo spostamento di specialisti ospedalieri sul territorio purche’ la Regione investa di piu’ sul personale””. Lo scrive in una nota Alessandro Grimaldi, responsabile dell’Anaao in riferimento al decesso di un 75 enne che è rimasto per circa 60 minuti cadavere sulla neve in attesa dell’ambulanza che arrivava da Sulmona. Tanto ci vuole a raggiungere Scanno durante l’emergenza. Ma nel centro montano il servizio del 118 è attivo solo 12 ore al giorno. Il sindacato è pronto quindi a promuovere spostamento degli specialisti ospedalieri anche nelle aree interne. “Dopo i drammatici episodi accaduti a Scanno, dove si sono registrati due decessi notturni prima ancora che l’ambulanza potesse arrivare dalla ‘vicina’ Sulmona (trenta chilometri circa di distanza tra curve, tornanti e carreggiate ristrette dalla presenza di accumuli di neve), emerge con forza in Abruzzo il problema della medicina territoriale che, soprattutto nelle aree interne, e’ purtroppo ancora all’anno zeroâ€- tuona Anaoo- “fatta eccezione per la fascia costiera, i problemi organizzativi sono notevoli e i servizi vanno assolutamente rivisti. La riflessione e’ d’obbligo considerando anche che, nella nostra regione, l’eta’ media e’ superiore a quella nazionale e a rimetterci sono le categorie piu’ deboli come anziani e bambini. Per dare un segnale forte, l’Anaao Abruzzo e’ pronta a promuovere lo spostamento degli specialisti ospedalieri anche nelle aree interne e piu’ disagiate purche’ la Regione punti sul potenziamento del personale e preveda risorse per la medicina del territorio. Chiediamo per questo al manager della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera, un incontro su questi temi da tenersi anche simbolicamente a Scanno proprio per testimoniare l’attenzione in favore di questi territori. Peraltro ricordo che, in occasione dello sciopero da noi promosso il 23 novembre scorso, a cui aderirono tanti sindaci e amministratori, fu proprio il sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, a chiedere con forza un’ambulanza disponibile ventiquattr’ore su ventiquattro nel suo comune. Un appello inascoltato che, ora, deve essere un monito per tutti, e in particolare per la Regione, a fare di piu'”.
Andrea D’Aurelio