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L’equipe del 118, intervenuta a Ovindoli per soccorrere un’anziana donna, ha subito l’aggressione dei familiari. E’ accaduto attorno alle 14.30 in un ristorante dell’Altipiano delle Rocche vicino Ovindoli. L’anziana aveva avuto un malore perdendo coscienza. Attivata l’unità di soccorso giunta con un infermiere a bordo al quale dopo pochi minuti si è unito anche il medico di guardia di continuità assistenziale. Dopo aver visito la donna, che nel frattempo si era sentita meglio, le viene consigliato il trasporto verso il PS di Avezzano per gli accertamenti. L’anziana, 88enne, era perfettamente lucida e ha deciso di rifiutare il ricovero in ospedale affermando di avere solo mal di stomaco. Ha inoltre affermato di essere spaventata dalla situazione generale del virus negli ospedali.

Pertanto i sanitari le fanno firmare la dichiarazione di rifiuto trattamento come da protocollo e di li comincia l’aggressione prima verbale, con urla, insulti e minacce ma poi anche fisiche con spintoni. Vista la degenerazione della situazione, i sanitari si sono riparati dietro l’ambulanza, pronti per salire e andare via. Intanto, hanno chiamato il 112 raccontando la situazione. La centrale dei carabinieri ha però spiegato che la pattuglia più vicina si trovava a Ortona dei Marsi, distante circa 40 minuti, forse di più. A intervenire e salvare la situazione è stata poi la moglie dell’uomo che si è letteralmente posizionata tra aggressori (marito e figli) e i sanitari. I soccorritori, emotivamente provati dall’accaduto, sono riusciti ad allontanarsi e a tornare alla base di emergenza-urgenza a Rocca di Mezzo

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