banner
banner

CASTEL DI IERI. Non cessa l’allerta sul Monte Urano dove, dalla scorsa domenica, è divampato un incendio boschivo, al confine tra la Valle Peligna e la Valle Subequana. Se Raiano e Goriano Sicoli possono tirare un respiro di sollievo, dal momento che le fiamme sono state spente e le attività di bonifica stanno andando avanti, il fronte che preoccupa è quello di Castel di Ieri dove il fuoco non molla la presa. Nella giornata di ieri due elicotteri messi a disposizione dalla Regione Abruzzo e un canadair hanno effettuato un centinaio di sganci d’acqua per circoscrivere il rogo che ha interessato anche la pineta. La situazione sembrava sotto controllo in mattinata ma, nel tardo pomeriggio, si è registrata una nuova ripartenza sul fronte est della montagna. Per tutta la notte l’incendio è stato monitorato dai volontari della protezione civile, da più di 48 ore impegnati sul fronte dell’incendio assieme ai vigili del fuoco di Sulmona e L’Aquila. Il bilancio dei danni continua a salire. Al momento si parla di almeno 40 ettari di bosco andati in fumo. “Abbiamo riempito 18 mila litri di vasca per i nostri elicotteri. Purtroppo l’incendio non è estinto poichè abbiamo trovato molta sporcizia e una serie di alberi abbattuti che stanno alimentando le fiamme, tenendo conto anche delle alte temperature”- dichiara Mauro Casinghini, Direttore della Protezione Civile Regione, annunciando che “domani si cercherà di intervenire con attrezzature specifiche”. Vanno avanti le indagini della procura sulla natura del rogo. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella delle moto da cross, che potrebbero aver fatto da miccia con il passaggio in montagna. Non è esclusa nemmeno la pista dolosa.

Lascia un commento