CASTEL DI SANGRO. Tre morti e un ferito grave nel giro di un anno. Si allunga la lista degli incidenti sulla Fondovalle Sangro, nel tratto di Castel di Sangro, dove ieri una 42enne, Ambra Marotta, è morta dopo un tamponamento a catena che è avvenuto a pochi metri da un semaforo, installato in un punto dove si stanno svolgendo alcuni lavori. Dalla prima ricostruzione la donna avrebbe tamponanto una Mercedes che, a sua volta, si è scontrata contro un’altra vettura. Tre auto danneggiate e la 42enne trasferita di corsa nella rianimazione dell’ospedale di Sulmona dove il suo cuore si è spento. Un destino crudele per Ambra che proprio oggi, 6 novembre, avrebbe dovuto spegnere 42 candeline. Ambra aveva aperto un ristorante a Castel di Sangro lo scorso aprile dopo aver vissuto un periodo della sua vita in Inghilterra. Sulla strada maledetta sono troppi gli incidenti balzati alle cronache. Lo scorso 9 febbraio il comandante della stazione dei carabinieri di Castel del Giudice era stato tamponato da un trattore che circolava a fari spenti, finendo anche lui in rianimazione. Il 28 gennaio l’imprenditore, Giacomo Iacobucci, 61enne di Rionero Sannitico, aveva perso la vita dopo essersi scontrato frontalmente con un’altra autovettura, una Fiat Punto, guidata da un 40enne originario di Roma. Il 14 gennaio altro incidente mortale. Nello schianto con un’auto che aveva azzardato un sorpasso in curva, era deceduto Giancarlo Rossi, 68enne di Castel di Sangro ed ex portalettere. Un bollettino di guerra che ha spinto il sindaco, Angelo Caruso, a convocare i tecnici dell’Anas, proprietaria della strada. “Noi contestiamo il fatto che ci sono almeno cinque cantieri attivi lungo l’arteria stradale ma la forza lavorativa è scarsa. E’ un problema che abbiamo già sollevato”- incalza Caruso, secondo il quale i cantieri aperti sono troppi e gli operai al lavoro pochi.