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SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo sulla tragica vicenda della 64 enne di Sulmona, Luciana Pantaleo, la parrucchiera deceduta lo scorso 21 ottobre nel policlinico Umberto I di Roma a causa dell’infezione da legionella. A confermare la causa del decesso è stata la scheda Istat rilasciata dal nosocomio capitolino, acquisita dal magistrato titolare dell’inchiesta unitamente alle cartelle cliniche e all’intera documentazione medica che fa capo ai nosocomi di Sulmona (dove è stata svolta la diagnosi) e Roma dove la donna è deceduta poche ore dopo il ricovero in rianimazione. Non risultano al momento iscrizioni nel registro degli indagati. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia querela contro ignoti, presentata a metà gennaio dalla famiglia della 64 enne, che ha chiesto alla Procura di fare chiarezza sulla vicenda e stabilire se sussistono eventuali imperizie od omissioni sulle procedure adottate nella fase di installazione della caldaia che era stata tarata ad una temperatura di 35 gradi. Secondo i querelanti la legionella è stata contratta in casa visto che, in quel periodo, si era registrata un’ infezione su un’altra inquilina della palazzina . Il nesso comune tra le due abitazioni sarebbe proprio la sostituzione dell’impianto avvenuta a settembre con la conformità rilasciata a distanza di due mesi. È scattata quindi l’inchiesta volta ad accertare eventuali responsabilità in ordine all’installazione o fornitura delle raccomandazioni del caso agli inquilini. Responsabilità, qualora venissero acclarate, che potrebbero aver cagionato il decesso della donna, causato dalla legionella come si evince dalla documentazione agli atti. Si era parlato anche di strascichi per l’infezione del Covid. Ma nessun riscontro è arrivato al riguardo.

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