SULMONA. “Per noi non è una buona notizia. Sicuramente ci opporremo a questa richiesta di archiviazione”. Lo affermano i familiari di Luciana Pantaleo, la parrucchiera di 64 anni, deceduta il 21 ottobre 2022, a seguito di una grave infezione scatenata dalla legionella. Per il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, non ci sono “ragionevoli previsioni di condanna” per i due tecnici che sono finiti sotto inchiesta per omicidio colposo. Ma i familiari della donna chiedono al gip di disporre ulteriori indagini per far luce sulla vicenda. Secondo i parenti della parrucchiera, la legionella era stata contratta in casa visto che, in quel periodo, si era registrata una situazione analoga su un’altra inquilina della stessa palazzina condominiale. Il nesso comune tra le due abitazioni sarebbe proprio la sostituzione dell’impianto avvenuta a settembre del 2022, un mese prima del manifestarsi delle infezioni. Luciana Pantaleo, dopo un primo ricovero nell’ospedale di Sulmona, si era spenta nel policlinico Umberto I di Roma. Il batterio killer della legionella, come aveva accertato la Asl nel corso delle analisi, si era annidato nella doccia.