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“Un’indecente tragedia civile”. Così Luigi Di Donato, segretario Feneal Uil della camera sindacale territoriale Adriatica Gran Sasso, all’indomani del crollo del cantiere a San Pio delle Camere, costato la vita a due operai. Due morti che portano a ben ventisei le vittime in Abruzzo dall’inizio 2020. Di queste, dodici sono per Covid, pari al 30,6 per cento di quelle totali: un dato che fa della nostra regione la terza in Italia per incidenza della mortalità legata al coronavirus sulla popolazione lavorativa.

“Queste cifre – dice Di Donato – testimoniano che c’è ancora tanto, direi troppo da fare in Abruzzo per rendere veramente sicuro il posto di lavoro. Ogni uomo che perde la vita nel luogo che gli dà la dignità, è un dramma per tutta la società. Ai familiari delle vittime va tutta la nostra sincera vicinanza. Non a caso, come Uil abbiamo lanciato la campagna “Zero Morti sul lavoro”: tutti insieme, imprese, sindacati e istituzioni, dobbiamo insistere per azzerare questa tragedia civile. Anche un solo morto – conclude Di Donato – è una sconfitta per tutti”.

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