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SULMONA – Ci sarebbe un trauma addominale precipitativo alla base della morte di Giuseppe Pascucci, 70 enne Sulmona, deceduto l’altro giorno in un cantiere di via Tratturo. E’ giunto a questa conclusione l’anatomopatologo, Luigi Miccolis, che ha svolto questo pomeriggio l’esame autoptico sul corpo senza vita di Pascucci. Sostanzialmente l’esame peritale ha confermato la morte dovuta ai traumi riportati dalla caduta e ha escluso un eventuale malore. Il medico legale ha comunque effettuato tutti i prelievi del caso. Il responso è atteso tra novanta giorni. Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il proprietario del cantiere, ovvero un 80 enne di Pettorano, I.S. Stando a una prima ricostruzione dell’episodio sembrerebbe che il 70 enne si era recato nel cantiere per ripulire le sterpaglie. In un secondo momento sarebbe salito all’ultimo piano della palazzina in compagnia del proprietario del complesso. Avrebbe quindi deciso di salire sull’impalcatura che si trova a un lato dell’edificio e da lì sarebbe precipitato da un’altezza di circa dieci metri per aver messo probabilmente un piede in fallo. Il proprietario a quel punto ha allertato i soccorsi ma per il 70 enne non c’era più nulla da fare. I primi ad intervenire sono stati i Vigili del Fuoco per la vicina collocazione della caserma. Poi l’ambulanza con i sanitari che hanno constatato il decesso. Gli accertamenti investigativi di Procura e Polizia si starebbero concentrando anche sulla documentazione raccolta, ovvero sulla concessione edilizia. Sul luogo della tragedia non a caso è intervenuto anche il servizio Asl per la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Il proprietario dell’area, assistito dall’avvocato Vittorio Masci, ha spiegato che il cantiere è inattivo da ormai dieci anni e che non vi era alcuna costruzione in corso. Intanto, al termine dell’esame autoptico, la salma è stata riconsegnata ai familiari per il rito funebre che sarà officiato lunedì 8 febbraio alle ore 11 presso la Basilica Cattedrale di San Panfilo.

Andrea D’Aurelio

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