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Già da qualche mese, a Campo di Giove, l’amministrazione comunale ha iniziato i lavori di messa in sicurezza di un edificio situato in Via San Matteo. Nella prima fase di demolizione della struttura è riemerso un tratto delle possenti mura difensive del ‘400 relative all’antica fortificazione del “Castrum Jovis” che, tra le altre cose, rappresentano la base di una torre dell’antico Castrum. Il progetto, che la maggioranza in comune si appresta a portare avanti, prevede la ricostruzione di un edificio che andrebbe totalmente a ricoprire le antiche mura.“In più di un’occasione, attraverso la Consigliera Donatella Capaldo, abbiamo fatto presente al Sindaco che la scoperta delle mura antiche andava valorizzata con un intervento di altro tipo e non con una copertura totale di quello che è emerso – afferma il gruppo consiliare Insieme per Campo di Giove – ma, ad oggi, nessuno ci ha dato ascolto. Se i lavori dovessero continuare, secondo il progetto originario approvato, di quelle mura quattrocentesche rimarranno solo le fotografie. Quello che abbiamo chiesto sia al Sindaco sia alla stessa soprintendenza è di rivalutare e rivedere il progetto originario cercando di coniugare l’utilità sociale dell’intervento con la tutela del patrimonio storico del nostro paese. Non dimenticando che i proprietari della casa, con accesso proprio sopra le antiche mura, da mesi non hanno più la possibilità di entrare nella loro casa.” D’altronde un “ripensamento” su come utilizzare la nuova struttura c’è già stato: inizialmente il progetto prevedeva, infatti, una rimessa di servizio per l’autoambulanza. La stessa è stata modificata da una seconda delibera di giunta, del primo giugno che, ad oggi, prevede una rimessa per automezzi comunali e annessi servizi. Sul muro emerso durante i lavori è addirittura presente una caditóia inclinata verso l’esterno dalla quale, nell’architettura militare medievale, era possibile gettare proiettili, pietre o altri materiali sugli assalitori, in modo tale da impedire loro l’apertura di brecce o la scalata del muro. L’utilità di quel tipo di caditóia non era solo ed esclusivamente di tipo militare ma veniva anche utilizzata per far defluire l’acqua proveniente dalle ripide ruelle verso l’esterno.

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