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SULMONA – “Per l’ennesima volta il centrodestra regionale guidato del presidente Marco Marsilio si è reso protagonista di una figuraccia a livello nazionale che l’Abruzzo e gli abruzzesi non meritavano di subire. L’Anac ha infatti bocciato la legge che vorrebbe istituire il Museo del realismo a Sulmona poiché – come spiegato – non può essere introdotto un consigliere regionale all’interno del suo cda. Richiesta proveniente proprio dal centrodestra che, in vista delle elezioni regionali, con fare arrogante e strafottente verso il rispetto delle norme e del corretto agire ha cercato una forzatura per mero interesse di ritorno alle urne. Eppure erano stati ampiamenti avvertiti e contestati anche dalle opposizioni che avevano sollevato l’inopportunità della possibile nomina, ma il focus di questa compagine politica è talmente rivolto alla propaganda e alle promesse elettorali che da tempo ha superato qualsiasi credibilità”.A dichiaralo sono il consigliere regionale Giorgio Fedele e la senatrice Gabriella Di Girolamo, entrambi pentastellati, in riferimento al respingimento da parte dell’”Autorità nazionale anti corruzione” (Anac) della legge per il progetto di un museo italiano del realismo a Sulmona (L’Aquila), a causa, come rimarcano il consigliere e la senatrice in una nota congiunta, dell’illecita richiesta del centrodestra dell’inserimento di un consigliere regionale all’interno del consiglio d’amministrazione (cda). “Continuano a gettare fumo agli occhi dei cittadini convinti di farla franca e non essere scoperti, ma ormai nessuno crede più a una parola di quello che dicono. In Abruzzo la giunta regionale è chiamata nuovamente a fare i conti con la propria incompetenza. Solo che questa volta a certificarlo non è una forza di opposizione ma un atto dell”ìAutorità nazionale anti corruzione’. Il parere dell’Anac fa esplicitamente capire a Marsilio e ai suoi adepti che le leggi si rispettano e non si possono aggirare a proprio piacimento. Stavolta avranno recepito il messaggio? Credo proprio di sì ma con loro non si sa mai”, concludono.

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