PRATOLA PELIGNA – Sarebbero stati inquadrati e contrattualizzati come educatori pur non essendo iscritti all’albo professionale di riferimento poichè in possesso di un titolo antecedente all’entrata in vigore della legge. Una difformità che riguarderebbe alcune figure che operano nei centri per l’autismo e psichiatrico di Pratola Peligna dove nei giorni scorsi sono arrivati i Carabinieri del Nas di Pescara che hanno eseguito un’ispezione sulle due strutture in località Capo Croce, per le quali la Asl ha avviato il processo di internalizzazione. I militari hanno controllo lo stato dei luoghi e tutta la documentazione relativa alle mansioni svolte dai singoli dipendenti. Il verbale è finito quindi sul tavolo della Procura della Repubblica di Sulmona che ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, con l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione. Tuttavia le verifiche dei Nas e quindi dell’autorità giudiziaria riguarderebbero almeno cinque posizioni. Si tratta di educatori professionali che hanno conseguito un titolo antecedente rispetto all’entrata in vigore della legge lori, tanto da essere inquadrati con diverso profilo professionale. Di conseguenza non risulterebbero iscritti all’albo di riferimento. Un’anomalia che era venuta fuori nel corso dell’incontro tra i lavoratori e il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino, che lo scorso 17 novembre aveva invitato la cooperativa a comunicare le effettive mansioni ricoperte dai singoli lavoratori per tutelare tutti i livelli occupazioni, in ossequio al contratto collettivo. https://www.ondatv.tv/cronaca/centro-autismo-al-via-verifiche-mansioni-di-nino-incontra-cooperative/ Sulla vicenda si stanno quindi svolgendo i dovuti rilievi. Va rilevato che i controlli dei Nas si stanno concentrando su tutte le strutture, per le quali si passerà all’internalizzazione