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CAMPO DI GIOVE – Aveva occultato circa 70 mila euro di fatture contabili al fine di evadere le imposte. Per un imprenditore peligno, titolare di una ditta individuale che aveva sede legale a Campo Di Giove, è arrivata l’altro giorno la pesante condanna a tre anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali, oltre all’interdizione dai pubblici uffici. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. L’imprenditore, per i fatti commessi nel 2017, era finito sotto processo per occultamento e distruzione di atti contabili. Nello specifico, in qualità di titolare della ditta che si occupava di costruzione di edifici residenziali, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o volume di affari, aveva occultato le fatture emesse in quella annualità per un imponibile totale di circa 70 mila euro di cui iva al 10 per cento, pari a 7 mila euro circa. La conservazione dei documenti contabili è obbligatorio per legge ai fini della tracciabilità. Da qui il processo a carico del titolare della ditta individuale e la successiva condanna. Tre anni di reclusione.

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