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Ripartono i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del Campo 78. Infatti è stato accertato che non ci sono problemi strutturali per la baracca 43. A stabilirlo le indagini strutturali suppletive richieste alla luce di alcune problematiche riscontrate nel cantiere. A luglio scorso, infatti, venne redatto un verbale di sospensione dei lavori nel quale veniva rilevato che durante le fasi di montaggio delle capriate in acciaio alla baracca 43, essendo state messe a nudo le zone superiori dei pilastri in muratura, era stato accertato uno stato di degrado che impediva il prosieguo dei lavori e la necessità di approfondite indagini strutturali per verificare nel dettaglio il grado di resistenza dell’immobile. Gli studi tecnici, affidati al laboratorio “Abruzzo test” con l’obiettivo di rendersi conto se si potesse andare avanti senza problemi o se si dovesse intervenire in altro modo sull’edificio sono costati 2.400 euro, reperiti tra i fondi programmati per il cantiere dell’ex campo di concentramento, a Fonte d’Amore. Si inizia quindi a vedere la luce per il cantiere di Campo 78 che è stato aperto dalla passata amministrazione Casini, nell’aprile dello scorso anno. L’obiettivo dei lavori di riqualificazione, costati circa 350 mila euro, è quello di ristrutturare e mettere in sicurezza due delle baracche che conservano ancora i graffiti realizzati dai prigionieri con l’intento di riqualificare il luogo storico e trasformarlo in un vero e proprio Parco della Memoria. Le strutture, una volta rimesse a nuovo, saranno dotate degli arredi necessari per poter ospitare un museo che possa raccontare ai giovani cosa accadde lì dentro. Gli interventi sono stati bloccati per questa problematica ma ora che i risultati delle analisi strutturali sono arrivate non ci sono ostacoli alla riapertura del cantiere.

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