PRATOLA PELIGNA- Nessuna violazione del principio di laicitá. La croce sul Colle delle Vacche resta al suo posto. Lo ha deciso nella serata di ieri il Consiglio Comunale di Pratola Peligna, chiamato ad esprimersi sulla curiosa vicenda con una petizione presentata da un pratolano per “il ripristino della laicità sul Colle delle Vacche”, mirante alla rimozione della Croce apposta sulla montagna e autorizzata con precedente delibera di Giunta recependo una richiesta dell’Arciconfraternita SS Trinità. “Non c’è alcuna violazione del principio di laicità, poiché il posizionamento delle croci non è un obbligo ma allo stesso tempo non è vietato. Il simbolo del crocifisso è indubbiamente di origine religiosa ma esprime valori di tolleranza, rispetto degli altri, non discriminazione che, in realtà, sono gli stessi principi espressi nella nostra Costituzione”, sottolinea il Consigliere comunale con delega alla Cultura Adele Leombruni. Le conclusioni della petizione non sono accolte: c’è il voto contrario di Pratola Bellissima e di Pratola Città Futura; si astengono i consiglieri del Partito Democratico. L’assise pratolana ha inoltre approvato i “criteri per l’inserimento dei minori in strutture residenziali e semiresidenziali e modalità di compartecipazione economica alla retta”. L’adeguamento alle recenti indicazioni di ARERA (l’Autorità di regolazione per Energia Rete e Ambiente) impone poi l’aggiornamento del regolamento sulla TARI che viene approvato a maggioranza. Il Consiglio vota poi la conferma delle aliquote IMU. Approvato, con il voto unanime, anche l’atto di indirizzo sulle retrocessioni di aree da precedenti zone con carico urbanistico. superiore a zona agricola.