SULMONA – Un anno di attesa per prenotare una visita di neuropsichiatria infantile. La denuncia arriva dalla coordinatrice del Tribunale dei diritti del Malato, Catia Puglielli, che torna a bomba sulla gestione delle liste di attesa nell’azienda sanitaria. “Che speranza abbiamo di aiutare un bambino con difficoltà a crescere con tutto l’aiuto necessario a migliorare il proprio quadro clinico se per una visita neuropsichiatrica ci vuole almeno un anno di prenotazione con tutte le conseguenze che questo comporta sia in termini di cura che in termini di prestazione sociale ed assistenziale anche in ambito scolastico. La sanità sul territorio non riesce a stare al passo con i problemi dei pazienti E noi continuiamo ad urlare affinché qualcuno ci senta”- tuona la Puglielli dal Tdm. L’odissea delle liste d’attesa sembra non arrestarsi mai alla luce anche delle ultime segnalazioni. In ospedale risultano bloccate le prenotazioni per l’endocrinologia e la reumatologia, fino alla fine del 2022. Ne consegue che gli utenti, soprattutto quelli più fragili, devono macinare chilometri pur di accedere alle cure. La sanità non può lasciare indietro quanti si trovano in uno stato di bisogno. (a.d’.a)