SULMONA – Via libera della Giunta Comunale all’esecuzione dei lavori di adeguamento strutturale dell’asilo nido Isola Felice. Nella determina dell’esecutivo, pubblicata sull’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune, è stato disposto il trasferimento degli alunni per consentire l’esecuzione degli interventi necessari alla struttura dopo l’approvazione dei progetti esecutivi dei lavori di adeguamento sismico, rispettivamente del lotto uno per un importo di € 110’200,00 e del lotto due per un dell’importo 274.318,04. Dal primo al 30 giugno i bambini dai 15 ai 36 mesi saranno ospitati nello stabile sezione A – lotto n. 1 della struttura di Via della Repubblica, per essere poi spostati dal 1° luglio e fino al mese di settembre nella struttura di Via L’Aquila, che ad oggi ospita anche il servizio Micronido (frequentato dai bambini dai 18 ai 36 mesi), al fine di consentire l’esecuzione dei lavori nel lotto n. 2 (edificio con struttura in acciaio). All’ultimazione dei lavori del lotto due (presumibilmente entro il mese di settembre), i bambini dai 15 ai 36 mesi saranno ricollocati nello stabile di Viale della Repubblica e precisamente nell’edificio con struttura in acciaio (lotto n. 2). I bambini dai 3 mesi ai 15 saranno ospitati già dal 1° giugno nella struttura di Via L’Aquila fine al termine dei lavori nel lotto n. 2, per poi essere ricollocati nello stabile di Viale della Repubblica e precisamente nell’edificio con struttura in acciaio. Una volta che sia i bambini dai 3 ai 15 mesi, sia quelli dai 15 ai 18 mesi saranno tutti ospitati nell’edificio con struttura in acciaio (lotto n. 2) della struttura di Via Della Repubblica, potranno iniziare i lavori nel lotto n. 1 (edificio con struttura in c.a.), che saranno presumibilmente ultimati entro circa due mesi. Il Comune quindi accelera per l’avvio in tempi ristretti i lavori di entrambi i lotti, al fine di evitare la perdita del finanziamento ottenuto dalla Regione Abruzzo per l’esecuzione dei lavori necessari all’adeguamento sismico della struttura di Viale della Repubblica.
Andrea D’Aurelio
