SULMONA – L’evasione contestata dalla Guardia di Finanza di Bologna è da 12milioni di euro, una cifra da capogiro, che lo ha fatto finire sotto processo per quella ditta individuale che aveva messo su nel 2013. Oggi il procedimento penale a carico di un imprenditore che opera a Sulmona, R.L.S. di 63 anni, si è chiuso con l’assoluzione davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, per insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perché il fatto non sussiste. Il 63 enne era finito sotto inchiesta perché- secondo il quadro accusatorio- quale legale rappresentante di una ditta, nel periodo di imposta 2013 ometteva di presentare la dichiarazione dei redditi per un reddito imponibile ai fini dell’Ires pari a 12.654.736,18 euro per un Ires dovuta pari a 3.480.052, 60 euro e, ai fini dell’Iva, per operazioni immobiliari pari a 12. 654.736,18 per Iva dovuta pari a 2.657.494,60 euro. L’inchiesta curata dalla Guardia di Finanza di Bologna riguardava una truffa di livello internazionale. Per questo, all’esito degli accertamenti, secondo le Fiamme Gialle l’imprenditore avrebbe utilizzato un software per realizzare un passaggio virtuale di 12 milioni di merce. Il 63 enne si è sempre difeso, spiegando che non poteva effettuare operazioni con quel giro di affari, tant’è che la ditta individuale che avrebbe dovuto commercializzare bibite fu subito chiusa. Oggi nel corso dell’ultima udienza del processo è passata la linea difensiva dell’avvocato, Alessandro Margiotta, secondo il quale quello della Finanza è stato solo un accertamento presuntivo che non basta per provare il castello accusatorio. Da qui l’assoluzione per l’imprenditore che può tirare un respiro di sollievo.
Andrea D’Aurelio