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SULMONA – Il Tribunale di Sulmona , con una sentenza a firma del giudice del Lavoro, Alessandra De Marco, ha definitivamente revocato il pensionamento di un autista in servizio presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Serpieri”, sede distaccata di Castel di Sangro, riammettendolo in servizio in seguito al ricorso presentato dall’avv. Salvatore Braghini del foro di Avezzano.L’autista è rimasto per 4 mesi senza stipendio e senza pensione in quanto, pur non avendo maturato i requisiti per alcun diritto a pensione (né 67 anni di età, per la pensione di vecchiaia, né 42 anni e 10 mesi, per quella di anzianità contributiva), era stato collocato in quiescenza sul presupposto di un mero accertamento della maturazione del diritto alla pensione anticipata per i lavori usuranti e faticosi. Il lavoratore, infatti, nell’ottobre 2022, aveva richiesto all’amministrazione di appartenenza, tramite il patronato, di essere collocato in pensione in base all’anzianità di servizio maturata (pensione anticipata), ma soltanto se risultava in possesso del requisito prescritto dalla legge, ossia 42 e 10 mesi di contribuzione.Contemporaneamente il dipendente, avendo svolto mansioni di autista con mezzo di capienza superiore a 9 passeggeri, ha chiesto all’INPS che venisse accertato il requisito per l’accesso alla pensione agevolata prevista per i lavori usuranti e faticosi di cui al decreto legislativo n. 67/2011. L’Ufficio scolastico provinciale dell’Aquila lo ha messo in pensione con decorrenza 1° settembre 2023 pur risultando il periodo di servizio svolto dal lavoratore non sufficiente per l’accesso alla pensione di anzianità e pur non avendo quest’ultimo presentato domanda di pensione agevolata successivamente all’accertamento positivo dell’INPS per accedere al beneficio dei lavori usuranti.

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