SULMONA – Convocazione d’urgenza per la commissione sanità di Palazzo San Francesco. Il nuovo piano sanitario regionale che mantiene la classificazione del primo livello per Sulmona e salva il punto nascita, ha fatto scattare la reazione del sindaco Annamaria Casini, che ha chiamato a raccolta per domani alle 16.30 le forze consiliari. Il sindaco fa notare che “vista la situazione del nostro ospedale sofferente per carenze di personale e strumentazioni, in una Asl senza ancora Direttore generale, alla vigilia di un trasferimento in una struttura nuova e all’avanguardia, oggi questa notizia cade come una doccia fredda, che alimenta molte preoccupazioni e impone chiarezza nonché assunzioni di responsabilità rispetto a legittime aspettative di cittadini e sindaci sulla definitiva riqualificazione del nostro ospedale. Secondo la Casini “l’imminente discussione in Regione su un tema così importante, direi dirimente, per il futuro della sanità Peligna, impone l’urgenza di un confronto con le forze consiliari per portare avanti in modo coeso tutte le azioni conseguenti per sostenere l’attesa riorganizzazione della nostra sanità , in linea con quanto deliberato dal Consiglio Comunale e richiesto anche dai sindaci del territorio Peligno nella recente riunione presso la Regione Abruzzo con l’assessore regionale Nicoletta Verì lo scorso 13 giugnoâ€. E sull’argomento interviene anche la consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, sostenendo che il percorso non è ancora concluso. “Dopo il faticoso confronto nella scorsa legislatura regionale per la salvaguardia del punto nascita, oggi l’ospedale di Sulmona, già ridotto ai minimi termini dal commissariamento, può e deve trovare i presupposti per essere un presidio di primo livello uscendo dall’equivoco strutturale nel quale è stato infilato anche alla luce della ridefinizione dei presidi ospedalieri viciniori. Il Consiglio Comunale di Sulmona, dopo un primo ferale inciampo, si è più volte espresso ribadendo la richiesta di modifica del piano sanitario regionale con la previsione del punto nascita in un presidio di primo livello. Chi ambisce alla rappresentanza della Città di Sulmona non può sottrarsi a questo chiaro principio che intendiamo realizzare in concreto, costi quel che costi, nel tempoâ€. E nell’estate calda per la sanità domani si torna a discutere. Una “doccia fredda” a giudicare dalle temperature farebbe pure bene. Ma non questa.
Andrea D’Aurelio