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SULMONA – Entro il mese di marzo verrà approvato il progetto esecutivo e si andrà in gara entro la primavera. E’ il consigliere provinciale, Andrea Ramunno, a fare il punto della situazione sui tanto attesi lavori di adeguamento sismico al De Nino-Morandi, i due istituti delocalizzati a Pratola Peligna dal 17 ottobre 2014 dopo la chiusura dell’edificio per via dell’inchiesta sui presunti lavori sbagliati post sisma. Dopo sei lunghissimi anni non si è riusciti ancora a far partire il cantiere. Anzi. Stando al ricalcolo delle economie di gara, si è convenuto di scorporare gli interventi in due lotti, come si era prospettato diversi anni fa. “Siamo ottimisti sui tempi per due motivi: il raccordo è stato continuo durante la fase di elaborazione del progetto e non presenta criticità e il D.L. 76/2020 (Decreto Semplificazioni) riduce diversi passaggi”- fa sapere Ramunno che annuncia: “appena approvato il progetto sarà mia premura organizzare un incontro per illustrare il progetto, coinvolgendo tutti gli attori. Terrò alta l’attenzione perché il percorso è ancora lungo”. L’auspicio è che si risvegli proprio l’attenzione perché dopo sei anni nessuno al momento, sul De Nino-Morandi, può vantare un risultato amministrativo-istituzionale. E non solo.
Andrea D’Aurelio

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