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CASTEL DI SANGRO. Aveva offeso la reputazione di un ristoratore di Castel di Sangro attraverso video e post pubblicati sui social dove è molto attiva da diversi anni. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, l’ha condannata a pagare una multa di 258 euro. Protagonista della vicenda giudiziaria è Rita De Crescenzo, 45enne di Napoli, tiktoker, influencer e cantante italiana, conosciuta per i suoi video sui social e per alcune canzoni. I fatti risalgono al capodanno del 2023 quando la donna si era recata nel ristorante “Antica Neviera” di Castel di Sangro per trascorrere il veglione. Una cena di capodanno che, a suo dire, le è andata di traverso, viste le “recenzioni” che il 2 gennaio 2023 aveva pubblicato sui social. In un video postato sul suo profilo facebook, con il nome di “Svergognata”, account seguito da più di 129 mila follower, De Crescenzo aveva raccontato il suo capodanno abruzzese, lamentandosi per il trattamento ricevuto. “La sera del 31 abbiamo fatto il digiuno al ristorante”- aveva scritto, sostenendo di non aver mangiato nulla e di essere andata via prima del brindisi di mezzanotte. Nel video la tiktoker denunciava inoltre di essere stata invitata come ospite d’onore e, nonostante ciò, di aver dovuto pagare sia l’acconto che la cena. Nel giro di pochi minuti in 400 avevano commentato il video della De Crescenzo che, nella stessa giornata, aveva postato un ulteriore video, intitolato “le mie amiche di Castel di Sangro” con la didascalia “a Castel di Sangro si sono messi tutti a disposizione tranne..”, indicando il nome del ristorante. Una pubblicità non proprio positiva per l’attività e il suo titolare, Alessandro Coscia che, tramite l’avvocato, Gaetana Di Ianni, ha denunciato l’influencer per diffamazione, ritenendo le sue affermazioni destituite di ogni fondamento. “Nonostante il ristorante fosse al completo, mi sono subito attivato per ospitare De Crescenzo e la sua comitiva”- spiega Coscia nella denuncia, specificando che la donna non era stata invitata come ospite d’onore tanto che aveva chiesto al personale di non volersi intrattenere con i clienti per foto o video. Il gruppo aveva ordinato il menù adulti per quattro persone e il menù bambini per sette, ma non era stato possibile aggiungere ulteriori pietanze all’ultimo minuto. Il giudice ha ritenuto la “performance” della tiktoker “altamente diffamatoria”. Da qui la condanna con decreto penale.

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