SULMONA – Si svolgerà nella tarda mattinata di domani, giovedì 28 aprile, l’esame autoptico sul corpo di Pawel Talaga, il ciclista polacco di 51 anni morto la scorsa domenica durante la Ultracycling RAI775, la gara individuale di 775 chilometri con partenza e arrivo a Silvi Marina. La Procura della Repubblica di Sulmona, che indaga per omicidio stradale, affiderà l’incarico all’anatomopatologo, Ildo Polidoro. I tempi si sono comprensibilmente allungati per la notifica degli atti ai congiunti più prossimi della vittima. Nei giorni scorsi la moglie aveva chiesto di vedere il corpo senza vita del ciclista prima degli adempimenti di rito. La dinamica del tragico incidente stradale è ancora in fase di ricostruzione da parte della Polizia Stradale di Sulmona, intervenuta sul posto per i rilievi di rito, ma l’ipotesi di un’auto pirata, sollevata nelle ultime ore, non avrebbe trovato fondamento. Sul registro degli indagati, come atto dovuto, comparirà probabilmente il nome dell’automobilista campano, alla guida Dacia Lodgy, la vettura che avrebbe investito il 51 enne. La stessa auto incidentata, immortalata da questa testata, si trovava sul posto al momento del sinistro, con evidenti danni provocati dallo scontro. L’automobilista è stato quindi sentito dagli inquirenti e si è sottoposto per prassi all’esame dell’alcoltest che ha dato esito negativo. Il ciclista e la Dacia viaggiavano verosimilmente nella stessa corsia di marcia tant’è che, forse per la scarsa illuminazione, il 51 enne è stato travolto insieme alla sua bici e trascinato per qualche metro sull’asfalto. Una morte sul colpo, compatibile con la descrizione dei fatti, come è emerso d’altronde nella ricognizione cadaverica della Asl. Non ci sarebbe stato, invece, nessun coinvolgimento da parte di un ulteriore ciclista come da noi chiarito nella mezzanotte della scorsa domenica. L’autopsia diventa insomma un atto dovuto e irripetibile, fermo restando che le indagini sono tuttora in corso.