SULMONA – Dalla festa in discoteca in Alto Sangro che tiene con il fiato sospeso al contagio che torna a minacciare l’ambiente scolastico, già devastato nel primo mese dell’anno. La curva dei contagi torna a rialzarsi con il totale dei nuovi casi che supera la quota cento e quello dei nuovi positivi quota mille. Convincersi che la pandemia sta finendo è sempre più difficile, stando alle rilevazioni del bollettino Asl. Cesserà probabilmente a fine mese l’emergenza ma resterà il virus che continua a circolare a macchia d’olio sul territorio peligno-sangrino. Ben 110 nuovi casi che segnano un ritorno ai contagi a tre cifre: Sulmona 33, Castel di Sangro 17, Pratola Peligna 13, Raiano 9, Introdacqua 8, Scanno 5, Goriano Sicoli 4, Cansano 3, Scontrone 2 Roccacasale 2, Prezza 2, Anversa degli Abruzzi 2 Villetta Barrea 1, Roccaraso 1, Pettorano sul Gizio 1, Pescocostanzo 1, Pacentro 1 Pacentro 1, Molina Aterno 1, Bugnara 1. Altro che tregua e coda della pandemia. Il virus riprende la sua corsa sfrenata e non permette distrazioni di sorta. Il balzo potrebbe essere dovuto alla sottovariante Omicron che ha fatto la sua comparsa sul territorio regionale, nei giorni scorsi, con i primi 30 casi sequenziati. Epicentro del virus resta Sulmona ma non scherza Castel Di Sangro per via dei nuovi fronti. Nella giornata odierna un nuovo provvedimento di quarantena selettiva è stato diramato dall’ufficio igiene e prevenzione Asl per una classe di scuola secondaria di primo grado a Scanno. In linea con le disposizioni vigenti, resteranno in presenza solo gli studenti che hanno completato il ciclo primario di vaccinazione e i guariti entro 120 giorni. Tutti gli altri seguiranno le lezioni in dad. Si tratta del secondo provvedimento nel giro di poche ore per le scuole. Gli attuali positivi e sorvegliati sul territorio schizzano a quota 1053, a fronte di sole 23 guarigioni messe a referto nelle ultime 24 ore. Un trend che non fa ben sperare sul superamento dell’emergenza. Resta relativamente stabile il tasso di ospedalizzazione. Sono 12 gli attualmente degenti di cui 1 in terapia intensiva. (a.d’.a.)