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Non si sparecchia. Almeno per il momento. Più che confermate le nostre indiscrezioni sulle nuove regole, varate dalla Giunta Comunale di Palazzo San Francesco, sui tavoli all’aperto per il post emergenza. Dopo la delibera adottata nei giorni scorsi e le rimostranze degli operatori del settore, è il sindaco, Gianfranco Di Piero, a porre un freno sull’esecutiva del provvedimento licenziato dal suo esecutivo. Il primo cittadino ha dato mandato agli uffici per differire l’applicazione dei parametri stabiliti a fine estate, non solo per salvare la stagione come hanno chiesto in coro gli operatori, ma anche per la recrudescenza dei contagi da Covid-19. Con un virus che spiazza gli addetti ai lavori per la crescita del tasso di positività, nonostante il caldo e la bella stagione, per il primo cittadino è ancora da incentivare lo spazio all’aperto, vista l’incognita sulla stagione autunnale che spinge di più ad affollare i locali nel perimetro interno. “L’indirizzo che ho dato agli uffici va proprio in questa direzione”- conferma Di Piero, spiegando che molto probabilmente si arriverà all’integrazione o modifica della delibera nei prossimi giorni. Con l’atto adottato da sindaco e assessori si forniscono specificazioni sulle deroghe al regolamento vigente riguardo l’adiacenza che deve tener conto del raggio di 20 metri, misurato dall’ingresso dell’attività e l’idonea sistemazione che è soddisfatta “per tutte le zone della città, al raggiungimento della superficie anche frazionata di mq 25”. “Nel caso di occupazione di stalli di sosta, la superficie consentita per i dehors è di massimo 4 stalli e comunque non più di 50 mq in zone soggette alla ZTL e di massimo 2 stalli e comunque non più di 25 mq per le altre zone”- si specifica nella delibera alla luce del progetto sul centro storico che punta ad incentivare anche la residenzialità. “Il rapporto è sempre di uno ad uno. Per cui il parametro dei 25 mq si intende per le attività che hanno un perimetro interno inferiore e tale soglia”- avevano chiarito da Palazzo San Francesco. Tutto rimandato a settembre. Discorso a parte per le licenze e per gli artigiani.

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