SULMONA – Dal 15 giugno 2022, giorno della decisione del Tribunale di Sulmona, nulla è cambiato per Claudio. Attende ancora che la ASL L’Aquila autorizzi la somma necessaria per il trattamento ordinato dal Giudice. Il setting “Compagno adulto” prescritto il 27 maggio 2019 è ancora un sogno per il ragazzo. All’atto della valutazione Claudio non aveva ancora compiuto 14 anni. Oggi Claudio ha 17 anni e, finora, ha perso oltre 3 anni della sua vita dietro alla #burofollia e alla incapacità organizzativa della ASL. La notifica della decisione del Giudice, un ulteriore sollecito da parte del nostro legale Giovanni Legnini e alcune telefonate, non sono state finora ascoltate per assicurare il diritto alle cure a questo ragazzo.
Un operatore specializzato lo segue da tempo ed è la madre del ragazzo a sostenere la spesa. In questa attività, fondamentale per l’inserimento nella comunità e nelle routine quotidiane, è determinante la continuità. La madre di Claudio, in virtù del principio di “libera scelta” circa la struttura e della continuità per l’intervento, ritiene necessario proseguire con lo stesso professionista, collaboratore di un centro convenzionato con la ASL L’Aquila. “Abbiamo chiesto un incontro al Direttore Generale Dott. Ferdinando Romano, ma per ora nessuna risposta. Siamo riusciti a parlare con il Direttore Sanitario Dott. Alfonso Mascitelli che, seppur a conoscenza della situazione, ci ha riferito di difficoltà circa l’aumento di budget necessario al percorso riabilitativo oggetto dell’Ordinanza. L’Azienda convenzionata indicata dalla madre di Claudio non ha budget e un eventuale aumento metterebbe la ASL sotto osservazione da parte della “Corte dei Conti”- scrive Dario Verzulli di Abruzzo Autismo. In Regione Abruzzo sono numerosi i provvedimenti di Giudici (decine di Ordinanze e una Sentenza del Tribunale di Vasto) che stabiliscono che il diritto alle cure è prevalente sulle regole di Bilancio. Per il giovane Claudio tale percorso è fondamentale. “Grazie all’opera solidale e gratuita del nostro avvocato Gianni Legnini, abbiamo segnalato la mancata attivazione del percorso alle autorità competenti. Individueremo coloro che hanno omesso l’applicazione dell’Ordinanza del Giudice per tutelare il budget della ASL.
Cosa resta da fare affinché il diritto di Davide venga assicurato? Chi rimborserà al ragazzo e alla famiglia il tempo perso? Chi pagherà per i ritardi generati da un’amministrazione incapace di programmare?Se la Corte dei Conti tutela i conti chi tutela la salute di Claudio?”- si chiede Verzulli. Una vicenda a dir poco paradossale.