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SULMONA – Sono le 15,17 del 28 dicembre e la “bestia si è accesa” per dirla con le parole dei residenti del quartiere. Gli impianti rumorosi dell’ospedale dell’Annunziata tornano ad agitare gli abitanti del ponte nuovo ormai esausti per il “leitmotiv” che va avanti da sei lunghissimi anni. Esposti alla magistratura e rinvii a giudizio non sono bastati per risolvere il problema tant’è che, nelle scorse settimane, l’avvocato Valentina Di Benedetto, che assiste una delle famiglie costituitasi parte civile, aveva inoltrato all’Arta istanza di accesso agli atti sulle risultanze delle nuove rilevazioni eseguite dall’Agenzia. Risposte non sono arrivate. Per questo non si esclude che, nei prossimi giorni, quella richiesta potrebbe trasformarsi in una vera e propria diffida. “Il rumore è evidente e la problematica si ripete. La misura è ormai colma”- lamentano i residenti secondo i quali i rumorosi impianti del nosocomio, oltre a creare nocumento per il disturbo del sonno, sarebbero la fonte di inquinamento della zona. La battaglia è iniziata nel 2016 e il prossimo 21 marzo si aprirà la fase istruttoria del processo a carico dell’ex Manager, Rinaldo Tordera. All’azienda sanitaria la magistratura contesta di non aver impedito che i rumori dell’impianto di termoventilazione delle sale operatorie e del generatore superassero i limiti previsti nella normativa vigente.

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