SULMONA – Un anno di reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 2500 euro. È questa la pena inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ad una 51 enne residente a Raiano, F.C., per gli atti persecutori nei confronti di una compaesana. I fatti risalgono al biennio 2017-2018 quando l’imputata, probabilmente mossa da un interesse per la conoscente, aveva posto in essere una serie di condotte persecutorie e predominanti con continui pedinamenti nei luoghi frequentati dalla persona offesa. Dal centro estetico al centro commerciale fino alla rotatoria dell’ingresso del paese. Ma c’è di più. La donna avrebbe raggiunto e perseguitato la sua conoscente anche in una gara podistica e avrebbe molestato le sue amiche, chiedendo informazioni sul conto della persona offesa. Atti persecutori abituali che hanno ingenerato nella vittima e nel marito un perdurante stato d’ansia, tanto da costringerli a modificare lo stile di vita. Da qui la condanna ad un anno di reclusione. La Procura aveva chiesto un anno e otto mesi.