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SULMONA. Non era capace d’intendere e volere al momento del fatto ma non potrà allontanarsi dalla struttura terapeutica di Latina. Il giudice del Tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni, ha disposto ieri la semilibertà per D.E., 52enne di Castel di Sangro, prosciolto dall’accusa di atti persecutori nei confronti di una diciottenne di cui si era invaghito perché non imputabile. La perizia, che il giudice aveva disposto lo scorso 28 giugno, dopo che l’imputato aveva chiesto di scontare la detenzione al mare, ha accertato che lo stesso non era capace d’intendere e volere quando perseguitava la ragazza ma resta comunque pericoloso socialmente. Per questo il giudice, dopo averlo prosciolto, ha applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata, per un periodo di due anni. Il 52enne dovrà attenersi ad una serie di prescrizioni, restare ricoverato nella struttura e non potrà recarsi a Castel di Sangro, dove risiede la vittima. Il 52enne, secondo l’accusa, era ossessionato dalla ragazza, fino a pedinarla con l’auto, appostarsi nei luoghi da lei frequentati. Si era presentato anche nella festa di 18 anni della donna. Allontanato da alcune persone, sarebbe tornato poco dopo, indossando un abito diverso. Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, è venuto fuori che l’uomo aveva mostrato interesse anche in passato per minorenni o giovanissime. Tra gli atti sono stati rinvenuti perfino stralci di video pornografici. La persona offesa è stata assistita dall’avvocato, Gaetana Di Ianni mentre l’imputato difeso da Alessandro Tucci

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