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SULMONA. Apriva la porta e la perseguitava ogni volta che usciva e rientrava di casa, controllando per filo e per segno tutti i suoi movimenti. Una storia che è andata avanti per più di un anno fino a quando lei, la vicina di casa, ha deciso di fare le valigie e cambiare residenza. Per un 35enne residente a Sulmona, G.M., è stato disposto il giudizio immediato. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto infatti la richiesta della procura e ha fissato l’udienza per il prossimo 19 novembre. L’accusa è quella di atti persecutori. La donna aveva presentato un esposto nei mesi scorsi, informando gli inquirenti delle continue persecuzioni. La denuncia ‘soft’ non aveva avuto seguito tanto che, stando a quanto ipotizzato, il 35enne aveva continuato a controllarla notte e giorno fino a costringerla a trovarsi un altro appartamento e quindi a modificare le abitudini di vita della vittima. I fatti sono avvenuti in una palazzina del centro storico dove, oltre ad una serie di studi professionali, le uniche abitazioni private erano quelle dell’uomo e della donna che è stata costretta a cambiare quartiere. Le indagini sono state curate dal settore anticrimine del commissariato di Sulmona. Per giudice e procura le accuse sono solide per essere sostenute in giudizio. (a.d.a.)

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