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SULMONA – La Procura aveva emesso a suo carico un decreto penale di condanna per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità ma il giudice lo ha assolto con formula piena. Protagonista della vicenda giudiziaria è il Presidente dell’Ater, Isidoro Isidori, comparso ieri davanti al giudice monocratico, Francesca Pinacchio, per la presunta inosservanza dell’ordinanza contingibile e urgente adottata dal Comune di Sulmona, nel luglio 2021, sulla palazzina di via Angeletti di proprietà dell’Ater. Secondo gli uffici comunali di Palazzo San Francesco, l’ente non aveva provveduto ad ottemperare alle disposizioni impartite con il provvedimento entro il termine perentorio dei trenta giorni, dal momento che erano state riscontrare alcune carenze: mura di cinta pericoloso, rifiuti interni, alcune porte e finestre aperte e su una parte dello stabile una folta vegetazione. Da qui il decreto penale notificato dalla Procura che Isidori, per il tramite del suo avvocato, Paolo Moca, ha provveduto ad impugnare. Secondo la statuto dell’Ater infatti le funzioni gestorie sono di diretta competenza del Direttore Generale e non del Presidente che assolve ad altre funzioni. Inoltre, secondo la tesi difensiva, non ricorrevano i presupposti per emanare un’ordinanza con carattere d’urgenza come pure, entro i trenta giorni stabiliti, i pericoli più evidenti erano stati rimossi fatta eccezione dello smaltimento in discarica, operazione legata alle ferie e alla disponibilità di risorse umane. Per il giudice il fatto non sussiste.

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