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Anche Palena entra a far parte della lista dei borghi più belli in Italia. Un processo iniziato nel 2017 e che oggi regala ai suoi abitanti, circa 1300, il prezioso riconoscimento. Una vittoria per l’Abruzzo, un riconoscimento importante per la Maiella, la “Montagna madre” della tradizione regionale. 

Con i nuovi ingressi, si fregiano del prestigioso titolo 361 Comuni italiani. Tra questi 30 sono in Abruzzo, e ben 10 ai piedi del massiccio della Maiella. Oltre a Palena, si tratta di Abbateggio, Caramanico Terme, Casoli, Guardiagrele, Pacentro, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio e Pretoro.

Il centro storico di Palena, 767 metri di quota, ha alle spalle una storia ricchissima. Il territorio era frequentato già nella Preistoria, e più tardi è stato popolato da Italici, Romani, Longobardi e Normanni. Nel 1235 Fra’ Pietro da Morrone, poi papa Celestino V, fondò l’Eremo della Madonna dell’Altare. In epoche più recenti sono arrivati l’emigrazione di gran parte della popolazione, i bombardamenti alleati del 1944 quando il borgo era incluso nella Linea Gustav, le iniziative dei partigiani della Brigata Maiella, la nascita nel 1993 del Parco nazionale della Maiella.

Oggi Palena offre ai visitatori un suggestivo centro storico, varie chiese e l’imponente Castello baronale che ospita il Museo Geopaleontologico . L’Area faunistica dell’orso marsicano, nata a scopi didattici, ha ospitato due anni fa Juan Carrito, figlio dell’orsa Amarena, abituato a frequentare i paesi in cerca di cibo, e che è stato ucciso da un’auto all’inizio del 2023.

A tre chilometri dal centro, sulla strada che sale verso Pescocostanzo, Roccaraso e gli Altopiani maggiori, vi sono le sorgenti del fiume Aventino, affiancate da uno dei 95 geositi protetti della zona. Dove la strada rimpiana la vecchia stazione ferroviaria di Palena è toccata dai convogli della “Transiberiana d’Abruzzo”. A est dell’abitato si alzano i solitari Monti Pizi, con i loro boschi interrotti da torri e speroni calcarei. A nord e a ovest chiude l’orizzonte la Maiella, che culmina via via nel Monte Porrara, nella Tavola Rotonda, e nel lontano e imponente Monte Amaro. La strada che ne taglia a mezza costa i pendii, verso Lama dei Peligni e Fara San Martino, offre un percorso spettacolare. Dal tracciato, in estate, una “cestovia” riaperta nel 2022 sale alla Grotta del Cavallone, al confine tra i territori di Taranta Peligna e di Lama. Poco oltre, accanto alla strada, è il Sacrario della Brigata Maiella.

Palena e i suoi dintorni offrono un’ampia scelta di itinerari a piedi. Quelli a quote elevate, d’inverno, possono essere affrontati con le ciaspole o gli sci da scialpinismo. All’apprensione della notizia, queste sono state le parole dell’amministrazione:

Con immenso piacere e grande soddisfazione, dopo un lavoro iniziato nel 2017, oggi abbiamo finalmente ricevuto la comunicazione telefonica che ci annuncia l’entrata di Palena tra ‘I Borghi più Belli d’Italia’”.

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