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SULMONA – E’ in programma per il prossimo 29 giugno il sopralluogo della Soprintendenza delle Belle Arti al Liceo Classico di Sulmona, la storica scuola di piazza XX Settembre che da oltre dieci anni attende l’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico. Dopo il rilascio del parere favorevole con dodici prescrizioni e una sessantina di voci, il funzionario incaricato dalla Soprintendenza unitamente all’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella, al progettista Vincenzo Zavarella e agli altri addetti ai lavori, effettuerà un sopralluogo sullo stabile per rendersi conto di persona se l’intervento progettato è compatibile con la tutela del bene. Un passaggio, quello della perlustrazione dell’edificio, che non si può omettere in vista dell’apertura del cantiere prevista per la fine dell’anno, se tutto va bene. Ma quello che colpisce, in tutta questa storica vicenda, è il cambio dei pareri nel corso degli anni. Da quello rilasciato per il progetto definitivo a quello per il progetto esecutivo. Il 13 agosto 2015, con una nota trasmessa all’allora sindaco Peppino Ranalli, la Soprintendenza autorizzava i lavori ritenendo “la soluzione progettuale proposta compatibile con i criteri generali di tutela dell’immobile” in quanto gli stessi “sono di invasività limitata e commisurati alle residue caratteristiche di pregio riscontrabili nel fabbricato”. Dopo cinque anni cambia il funzionario e anche il parere, seppur autorizzandoli ma con una serie di indicazione cui attenersi. “Si specifica che la predeterminazione del valore più alto che comporti un’evidente manomissione delle caratteristiche storiche dell’edificio – si legge nell’ultimo parere– sia materiche che geometriche, determina la indifferibile scelta della delocalizzazione delle attività eventualmente previste”. Eppure la tipologia di intervento progettato è rimasta invariata. Il progettista intanto- assicurano dal Comune- è già al lavoro per calare le prescrizioni nel progetto e si farà di tutto per trovare una soluzione fermo restando che la tutela del bene dovrà essere compatibile con la sicurezza dell’immobile, che per mantenere l’uso scolastico dovrà raggiungere un indice comunque superiore al 60%. E’ l’obiettivo primario dell’amministrazione comunale e dell’assessore Zavarella ma è quello che si augura la cittadinanza dopo undici anni di rinvii e battaglie burocratiche che hanno fatto perdere tempo e risorse.

Andrea D’Aurelio

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