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“Oggi abbiamo ottenuto una grande vittoria in Commissione Sanità. Con l’approvazione all’unanimità della mia risoluzione abbiamo impegnato la Giunta ad assumere con scorrimento della graduatoria gli idonei individuati dal concorsone OSS indetto dalla Asl di Teramo quale capofila”. Esulta il consigliere regionale Giorgio Fedele del M5S. Dura la replica della Verì: “L’avvio delle assunzioni del concorso Oss non è una vittoria del consigliere Fedele”

“L’assessore, messa all’angolo, ha dovuto ritirare il parere negativo che aveva fornito la scorsa seduta e il direttore della Asl 1, Ferdinando Romano, ha smentito la sua stessa nota in cui non prevedeva assunzioni prima del 2023”. A renderlo noto è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che subito dopo l’approvazione è sceso a dare la buona notizia agli Operatori socio Sanitari che stavano manifestando pacificamente sotto al palazzo dell’Emiciclo.

“Sono felicissimo di aver portato in Consiglio la voce di migliaia di OSS, che oggi finalmente vedono riconosciuto il loro diritto al lavoro. La nostra mobilitazione politica è stata indispensabile, come lo sono state anche le manifestazioni degli OSS che hanno messo questa maggioranza a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia davanti alla palese incapacità di gestire il reclutamento di personale. Noi, al contrario del caos generato dal centrodestra, abbiamo sempre lavorato per definire un iter procedurale corretto, che passasse dal recepimento della graduatoria per ogni singola Asl coinvolta, per poi procedere all’Assunzione degli OSS e, infine, allo scorrimento della graduatoria, fin quando non sarà assunto tutto il personale necessario. Un aspetto, quest’ultimo, importantissimo per colmare realmente la carenza di personale che affligge le strutture ospedaliere nella Asl 1. Infatti nel bando di concorso, ormai risalente al 2019, la dirigenza ha dichiarato un fabbisogno di soli 12 OSS in provincia dell’Aquila. Ma sappiamo che già allora il numero era ben più grande e oggi, a seguito della pandemia, sarà aumentato ancora di più. Ora che grazie al recepimento della graduatoria abbiamo una lista di oltre 500 idonei per la provincia dell’Aquila, solo applicando lo scorrimento della stessa sarà possibile reclutare secondo il fabbisogno reale. Io da parte mia continuerò a vigilare affinché l’impegno preso oggi formalmente dalla Regione si traduca in azioni concrete. La strada ormai è tracciata”.

“L’avvio delle assunzioni del concorso Oss non è una vittoria del consigliere Fedele: è il risultato di un lavoro avviato e portato avanti dall’Assessorato e dalle Asl, che si è concluso il 30 giugno scorso con l’approvazione della graduatoria finale e non 1000 giorni fa come l’esponente della minoranza continua a far credere strumentalmente”. E’ la replica dell’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, alle dichiarazioni del consigliere del M5S.

“Ribadisco per l’ennesima volta – continua la Verì – che l’assessore non ha espresso alcun parere negativo alla risoluzione di Fedele, anche perché in quella stessa seduta era presenta il direttore generale della Asl di Teramo che ha confermato come le assunzioni degli Oss sarebbero state avviate nel giro di qualche giorno, così come è puntualmente avvenuto. Ed è avvenuto con delibere tecniche e non con documenti politici che non tengono minimamente conto dei riferimenti normativi nazionali e degli obblighi economico-finanziari cui le Asl sono tenute. Mi dispiace davvero che si usino toni che vanno al di là del confronto politico e che mirano solo a offendere e denigrare l’avversario. E aggiungo che io all’angolo non sono mai stata messa, tanto meno dal consigliere Fedele”. L’assessore ricorda come è stata questa amministrazione regionale ad avviare concorsi in tutte le Asl per superare il precariato. “Dopo anni di ricorso indiscriminato ai contratti atipici – conclude – per la prima volta parliamo di centinaia di assunzioni in una regione dove questo non avveniva da anni. E continueremo su questo percorso, procedendo parallelamente alle stabilizzazioni e alle reinternalizzazioni, nel rispetto delle procedure e dei tetti di spesa che sono stabiliti dalla legge”.

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