SULMONA – Avrebbe perseguitato la sua consorte fino a costringerla a modificare le proprie abitudini e a tamponare la sua auto. Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, è comparso ieri un 52 enne di Rivisondoli, S.F., per la prima udienza del processo che lo vede imputato per atti persecutori nei confronti della sua ex. Uno spaccato di violenza fisica e psicologica che si sarebbe consumata in diverse occasioni nel piccolo centro dell’Alto Sangro. Tutto è cominciato la scorsa estata con una vera e propria escalation di condotte vessatorie, a cui sarebbero seguiti atti persecutori che hanno ingenerato nella vittima un grave e perdurante stato d’ansia e timore per la propria incolumità costringendola a mutare le proprie abitudini di vita. Lo scorso 27 agosto l’imputato avrebbe volontariamente tamponato con il proprio veicolo l’autovettura della moglie. Una “follia” che spinse il giudice delle indagini preliminari ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, poi alleggerita con gli arresti domiciliari. Non contento l’uomo è tornato dietro le sbarre lo scorso 25 ottobre per aver violato le prescrizioni del Tribunale. Avrebbe continuato a vessare la coniuge, utilizzando un telefono cellulare in suo possesso fino a quando i Carabinieri sono nuovamente intervenuti, informando la competente magistratura che ha deciso di aggravare la misura cautelare. Ora si trova alla “sbarra” per rispondere del reato di atti persecutori. Il processo è cominciato ieri. (a.d’.a.)