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La richiesta di integrazione di nuovo personale, in funzione anche e soprattutto di alcune unità prossime al pensionamento e l’avvento oramai prossimo di ulteriori 200 detenuti in più rispetto ai 400 attualmente presenti, rappresenta la base di partenza sulla quale poggiare le future politiche sindacali della Uil nell’ambito della Pubblica Amministrazione applicata al penitenziario di Sulmona. E’ quanto concluso nell’incontro tenuto nei locali della Direzione del supercarcere di Sulmona dalla UIL PA e dalla UIL FPL. Hanno partecipato per conto della UIL PA il segretario organizzativo provinciale Mauro Nardella, per la UIL FPL Anna Tollis, Claudio e Mauro Incorvati. L’occasione è stata buona per fare il punto sugli organici siano essi facenti capo al comparto “Funzioni Centrali” che a quello sanitario. Da una disamina fatta mancherebbero all’appello per il Comparto Funzioni Centrali circa il 50% degli educatori (si opera con soli tre dei sei professionisti previsti in pianta organica), un funzionario contabile( presenti 3 dei 4 previsti), un assistente informatico ed un assistente tecnico sui due previsti. La mancanza di personale che non sia di mera pertinenza della Polizia Penitenziaria e che spesso accompagna ed a giusta ragione le lotte sindacali di comparto non può non trovare la sua giusta collocazione nelle priorità da considerare. Il carcere, infatti, è una realtà complessa fatta da unità simbionti ove l’una non può prescindere dall’altra. Pensare di mettere in secondo piano Aree quali quella della Segreteria, quella Trattamentale e l’Area Amministrativo-contabile rappresenterebbe un gravissimo errore che la UIL PA non può e non deve commettere. Per quanto riguarda la questione riguardante la strutturazione degli OSS (Operatori Socio Sanitari) la UIL PA appoggerà in tutto e per tutto la politica che porteranno avanti i loro cugini della UIL FPL.

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