Era Walter Albi, il 66enne ucciso ieri nella sparatoria di Pescara. Albi era un architetto molto conosciuto. Mentre restano gravissime le condizioni di Luca Cavallitto, il 48enne colpito al volto e che sta lottando tra la vita e la morte. Arriva la conferma che a sparare sia stata una sola persona, almeno sei colpi d’arma da fuoco. Poi sono fuggiti a bordo di una moto di grossa cilindrata a tutta velocità. Gli inquirenti stanno battendo anche la pista della droga poiché Cavallito aveva precedenti penali per detenzione di sostanze stupefacenti. Ma ha militato anche in importanti squadro di calcio ed era allenatore in una scuola calcio affiliata alla Juventus.
Sui gravi fatti di ieri, duro è stato il commento del Sindaco Masci: «Una risposta rapida, efficace e doverosa deve essere fornita dalle istituzioni ai più alti livelli nazionali e dalle Forze dell’ordine alla comunità pescarese dopo il fatto di sangue di lunedì, che rappresenta un evento del tutto alieno alla storia di questa città e un preoccupante campanello d’allarme da non sottovalutare in alcun modo e sotto nessuna forma. Pescara non può essere ostaggio di una violenza omicida che si è manifestata con tutte le caratteristiche di una lucida e spietata esecuzione criminale. I cittadini pescaresi chiedono più sicurezza, non da oggi e neppure da ieri. Non si può tollerare che fatti di cronaca nera come quelli di lunedì possano bollare una comunità sana e operosa. E’ indispensabile che lo Stato e i suoi organi territoriali diano una risposta forte alla gente onesta in materia di sicurezza, secondo precise competenze istituzionali. Reitererò pertanto la richiesta di un più capillare presidio del territorio urbano, appellandomi direttamente al Ministro dell’interno, con l’auspicio che l’assassino venga al più presto arrestato e consegnato alla Giustizia».