“Nessuna pronuncia sulla causa della morte, saranno effettuati ulteriori accertamenti”. Così dichiara il medico legale Pietro Falco, che questa mattina ha effettuato l’autopsia, durata 4 ore, sulla salma di Sabatino Trotta, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara che si è ucciso la sera del 7 aprile in prigione, a Vasto (Ch), dove era stato rinchiuso poche ore prima. Lo psichiatra, 55 anni, residente a Spoltore (Pe), arrestato con l’accusa di corruzione per aver pilotato, con altri due complici, un appalto della Asl di Pescara da oltre 11 milioni di euro, si è tolto la vita impiccandosi in cella, con il laccio dei pantaloni della tuta da ginnastica che aveva indosso. Sull’accaduto la Procura di Vasto ha subito aperto un fascicolo e disposto accertamenti medico-legali. L’anatomo patologo si è riservato 60 giorni per rispondere ai quesiti posti dal pm Michele Pecoraro. Presenti, all’obitorio dell’ospedale di Chieti, anche i consulenti di parte Adriano Tagliabracci, ordinario di Medicina legale all’Università Politecnica delle Marche e il medico legale Ciro Montenitro, nominati dalla famiglia che, tramite l’avvocato Antonio Di Giandomenico, annuncia che i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
Intanto, è stato rimosso dall’incarico di presidente della coop sociale “La rondine”, di Lanciano, Domenico Mattucci, l’ex infermiere finito anch’egli in prigione. Mattucci è stato sollevato dall’incarico rivestito fino a qualche giorno fa ai vertici della coop sociale, che conta circa 650 tra dipendenti e collaboratori e che opera in tutto Abruzzo e anche fuori regione. Al suo posto ora c’è Alberto Giuliani. “La Rondine”, i cui lavoratori si dicono scioccati ma anche preoccupati per le proprie sorti, fa sapere in una nota che continuerà ad operare regolarmente. Inoltre il Consorzio Sgs di Lanciano, che raggruppa 32 coop inclusa “La Rondine”, ha inoltrato un documento al sostituto procuratore di Pescara, Anna Rita Mantini; al direttore generale Asl Pescara, Vincenzo Ciamponi; al direttore sanitario, Antonio Caponetti; al direttore amministrativo, Vero Michitelli e  al dirigente Bandi e Avvisi Ufficio Gare, Vilma Rosa. Il presidente della SGS, Giuseppe Zinni, precisa che il Consorzio non è coinvolto nella vicenda tangenti,  e scrive: “Abbiamo appreso in questi giorni dagli organi di stampa con estremo sgomento e stupore i fatti oggetto d’indagine della Procura di Pescara che hanno coinvolto, tra gli altri, il legale rappresentante ed una dipendente della cooperativa consorziata “La rondine”. Fatti che dal punto di vista umano ci sconvolgono, anche per il tragico epilogo, ma a cui il Consorzio si dichiara estraneo”.