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SULMONA. “Un soggetto così non può andare in giro visti i precedenti. Va assolutamente fermato”. Lo affermano i familiari di Gianni De Angelis, il Presidente del Sulmona Volley di 74anni, finito in rianimazione dopo la lite per il parcheggio, avvenuta in via Patini, lo scorso 28 giugno. I familiari di Gianni hanno incaricato gli avvocati, Marcello Pacifico e Vincenzo Di Girolamo, per seguire la vicenda in tutte le sedi e, a distanza di alcune settimane dall’episodio, chiedono di fermare il presunto aggressore, ovvero il commerciante di 52 anni che è stato iscritto sul registro degli indagati per lesioni gravissime, aggravate dai futili motivi. Sul tavolo della procura ci sono le testimonianze della dottoressa del 118, a cui De Angelis aveva riferito il nome del suo aggressore, e di un paio di testimoni che hanno notato il 52enne mentre discuteva in maniera animata con il coach di volley. L’indagato, che al momento è stato solo identificato, aveva negato le botte, spiegando di essere uscito fuori dalla sua attività dopo la caduta del 74enne e di averlo soccorso. Versione che non coincide con le testimonianze finora raccolte dai carabinieri che stanno indagando sul caso. Le condizioni di Gianni, intanto, restano gravi. In rianimazione De Angelis ci era finito dopo la caduta nella stanza di degenza della neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Circostanza, anche questa al vaglio degli inquirenti, poiché potrebbe aver aggravato il quadro clinico

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