SULMONA – Il Ponte Capograssi di Sulmona, passato l’effetto Genova, è stato inserito in lista d’attesa. A quasi due mesi dalla tragedia del crollo del ponte Morandi, lo stesso ingegnere che progettò anche il ponte Capograssi, vige ancora il divieto di sosta lungo l’infrastruttura che collega l’area dedicata all’insigne giurista al centro storico, ma dello studio di vulnerabilità strutturale annunciato dal comune ancora nessuna traccia. Doveva arrivare per fine agosto. Poi la questione scuola ha fatto slittare tutto ma le emergenze non sono finite per dirigenti e amministratori di Palazzo San Francesco. C’è il servizio di refezione scolastica da far partire dopo il rinvio a novembre e le verifiche da completare sugli impianti sportivi, fatta eccezione dello Stadio Pallozzi e della palestra dell’Incoronata che hanno passato l’esame. Il Ponte Capograssi resta quindi una priorità ma probabilmente non rientra nelle urgenze più imminenti. Per lo studio di vulnerabilità strutturale sul ponte Capograssi è stata chiesta una somma di 888 mila euro al Ministero dopo la circolare recepita da tutti i Comuni. Per l’altro ponte di Morandi si vogliono quindi accertare le condizioni attuali dell’opera, attraverso una serie di verifiche di vulnerabilità strutturale, perchè si sa che prevenire è meglio che curare. Uno studio di vulnerabilità sismica fu effettuato nell’ottobre 2016 quando il ponte venne chiuso al traffico veicolare a seguito del terremoto di Norcia. Ora si attende l’incarico da parte del Comune, che sarà conferito a un pool di tecnici dell’Università dell’Aquila, atteso già per la fine di agosto.
Andrea D’Aurelio