SULMONA. Dal “Gemelli” è passato a Livorno dove dirige l’unità operativa della chirurgia toracica della Usl Toscana Nord ovest ma il cordone ombelicale con la sua Sulmona non è stato mai reciso. Non a caso Venanzio Porziella, una volta al mese, torna in città nello studio Arel di Edoardo Leombruni per attività di visita e consulenza. Un “rituale” immancabile che si è ripetuto ieri quando il luminare della medicina è tornato per la festa della Madonna della Libera. 496 km macinati pur di mantenere vivo il legame con la sua terra e i suoi pazienti. “Per me ogni volta è un ritorno a casa”- spiega nell’intervista rilasciata alla nostra emittente- “mi piace l’idea di tornare sul territorio per essere vicino a quanti bussano alla porta. In tanti vengono a chiedere aiuto anche dall’intera regione e non solo. Oggi sono venuti da Rieti e da Avezzano. E’ un modo per far diventare questa terra un polo di attrazione per la sanità e questo territorio lo merita perché i professionisti non mancano”. Porziella aveva approntato il protocollo innovativo per trattare fistole e ferite difficili. Più di 30 i casi delicati risolti al Gemelli. Ora la fase di sperimentazione dovrebbe concludersi per adottare il protocollo anche nei piani ospedalieri. Ma il primario peligno “fuori sede” dice la sua anche sulla fisionomia della sanità abruzzese, in ospedale e sul territorio. “La struttura accreditata privata ha necessità di guadagnare mentre il servizio sanitario nazionale fa parte del welfare. Ottimizziamo le risorse, potenziamole, come l’ospedale Sulmona che è perfetto sul piano logistico ma ha un territorio imponente da seguire”- osserva Porziella per poi tornare sul post emergenza pandemica. “Mi sono trovato da chirurgo ad operare i malati di covid e ho sempre detto che non eravamo angeli né prima dei bastardi. La verità che il covid ha dimostrato che le cose hanno funzionato dove c’era un servizio sanitario nazionale e non hanno funzionato altrove. Non abbiamo capito la lezione. Se questa è la ricchezza non possiamo impoverire questa macchina”.