Il Premio Sulmona ha onorato e continua a onorare la figura di Gaetano Pallozzi
Con riferimento al precedente articolo sull’argomento, atti e documenti che questa emittente ha avuto la possibilità di consultare, sembrano smentire i familiari del noto artista sulmonese, che nei giorni scorsi avevano polemizzato con il Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio” per un mancato invito alla cerimonia e soprattutto per un mancato ricordo dell’artista. Ma andiamo con ordine. Da riscontri effettuati sui cataloghi si evince come, sin dagli ultimi anni in cui era in vita Gaetano Pallozzi, siano state a lui intitolate varie edizioni del Premio Sulmona. In merito poi all’intitolazione della Pinacoteca ad Ettore Ferrari ci risulta che il “Quadrivio” abbia espresso sugli organi di stampa solidarietà allo stesso Pallozzi. Abbiamo peraltro constatato che, dopo che il noto artista era venuto a mancare (7 aprile 2020), il Premio Sulmona ha attribuito alla speciale edizione online il titolo “Per Gaetano Pallozzi”. Ci è noto ancora che nel settembre 2021 il Consiglio Direttivo del “Quadrivio”, in occasione della cerimonia di apertura del 48° Premio Sulmona, aveva deciso di consegnare alla famiglia una targa in omaggio alla memoria di Gaetano Pallozzi. In risposta la famiglia, nella figura della figlia Mariolina, comunicò che non avrebbe partecipato alla manifestazione e neppure ritirato la targa, interrompendo di fatto ogni rapporto con il Premio. Pur rispettando il volere della famiglia, è noto a tutti come in ognuna delle successive edizioni, “Il Quadrivio” abbia sempre ricordato la figura di Gaetano, ampiamente celebrata nel Cinquantenario anche dal Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Abbiamo inoltre avuto modo di riscontrare come al termine della edizione 2022 “Il Quadrivio”, pur avendo fornito la richiesta collaborazione tecnica, non sia stato invitato all’inaugurazione della mostra personale dedicata a Gaetano Pallozzi, svoltasi in continuazione della 49^ edizione del Premio Sulmona negli stessi locali del Polo Museale Civico Diocesano di Santa Chiara, a conferma dell’univoco atteggiamento di distacco da parte degli eredi del celebre artista.